Il Tribunale di Bari, prima sezione civile (rel. Dott. V. Guaragnella), ha confermato, con decreto depositato il 7 settembre 2022, il diritto di una bambina nata a mezzo di GPA (gestazione per altre) al mantenimento di entrambi i genitori nel proprio certificato di nascita, sebbene la coppia formata da due mamme si fosse di recente separata.

Il caso riguardava una minore nata mediante GPA da due mamme che, secondo la legge del luogo di nascita, vedeva iscritti entrambi i genitori nel proprio certificato di nascita. Solo una delle due mamme aveva un legame genetico con la figlia, mentre l’altra era genitore intenzionale. Le due donne, sposate nel 2018 a New York, si erano quindi separate e i genitori della madre genetica (dunque i nonni della bambina) avevano quindi chiesto la cancellazione dell’altra mamma dall’atto di nascita, già trascritto sin dal 2018 dall’ufficiale dello stato civile (Comune di Bari), con intervento adesivo della madre genetica e della curatrice della bambina.

Il caso, che rappresenta una fattispecie inedita nel panorama giurisprudenziale nazionale, è deciso dai giudici baresi valorizzando la tutela dell’interesse della minore alla conservazione di uno status già acquisito a seguito della nascita e consolidato dalla trascrizione dell’atto di nascita in Italia sin dal 2018, nonché del consenso prestato da coloro che hanno fatto ricorso alla GPA

Infatti, il Tribunale di Bari, con una approfondita motivazione e discostandosi dalla pronuncia delle Sezioni unite della Corte di Cassazione (sentenza n. 12193/19) relativa ad una fattispecie similare, ha escluso che la bambina, nonostante la separazione dei genitori, potesse avere un interesse alla cancellazione di uno dei genitori, apparendo indubbia la sussistenza di una franca relazione genitoriale e, di conseguenza, il diritto al mantenimento di tale rapporto con dovere di entrambe le mamme di crescerla, educarla, mantenerla.