Martedì 3 ottobre 2023, Giornata della Memoria e dell’Accoglienza (ex l. 45/2016), presso il Salone Dorato del Palazzo Ateneo dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, si è tenuta la cerimonia di firma e presentazione del “Protocollo B.A.R.I. – Baricentro per l’Attuazione di una Rete d’Inclusione”. Si tratta di un protocollo d’intesa stipulato tra il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, la Facoltà Teologica Pugliese, l’Arcidiocesi di Bari- Bitonto, il Comune di Bari e la ASL Bari, attraverso il quale si formalizza la costituzione di una rete tra le Istituzioni del territorio, finalizzata a promuovere la città di Bari quale modello territoriale di inclusione sociale. Alla cerimonia di firma e presentazione del “Protocollo B.A.R.I.” hanno partecipato: la Prof.ssa Camela Ventrella, Coordinatore dei Corsi di Laurea del Dipartimento di Giurisprudenza nonché, nell’ambito del “Protocollo B.A.R.I.”, Coordinatore del relativo Comitato di indirizzo; il Prof. Andrea Lovato, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza; S.E. Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari-Bitonto; il Dott. Antonio Sanguedolce, Direttore Generale della ASL Bari; la Dott.ssa Francesca Bottalico, Assessora al Welfare del Comune di Bari, delegata del Sindaco di Bari Ing. Antonio Decaro; il Prof. Giorgio Nicola Copertino, docente della Facoltà Teologica Pugliese, delegato del Preside Prof. Vito Mignozzi. La città di Bari, anche in ragione della sua peculiare posizione geografica, rappresenta una porta di accesso verso l’Oriente e un luogo di dialogo fra le sponde del Mediterraneo. La visita del Santo Padre a Bari in occasione dell’incontro di riflessione e spiritualità “Mediterraneo frontiera di pace” del 23 febbraio 2020, proposto dalla Conferenza Episcopale Italiana come importante momento sinodale, ha ben evidenziato tale ruolo della città di Bari. In quella occasione, il Santo Padre, nel Suo saluto ai fedeli sul sagrato della Basilica di San Nicola ha proposto di “chiamare Bari la capitale dell’unità […] importante per i legami che intrattiene con il Medio Oriente come con il continente africano, segno eloquente di quanto radicate siano le relazioni tra popoli e tradizioni diverse”. Il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, la Facoltà Teologica Pugliese, l’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, il Comune di Bari e la ASL Bari hanno promosso un’indagine sull’importanza assunta dalla città di Bari quale “capitale dell’unità” e, in senso più ampio, dell’inclusione. Sono state proposte, infatti, diverse iniziative scientifiche e divulgative, anche attraverso la stipula di appositi accordi quadro di collaborazione scientifica. I risultati di tale indagine sono stati protagonisti del seminario di studi “Sulle sponde del Mediterraneo: teologia e prassi di dialogo, di inclusione e di pace”, organizzato in collaborazione con la Facoltà Teologica Pugliese e con l’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, tenutosi il 14 marzo 2023, presso il Dipartimento di Giurisprudenza, alla presenza, tra gli altri, di S. Em. Card. Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e, in collegamento da remoto, di S. Em. Card. Jean Marc Aveline, Arcivescovo metropolita di Marseille. A partire dalle riflessioni del 14 marzo scorso, con il presente Protocollo, anche in attuazione degli accordi di collaborazione precedentemente stipulati, si formalizza la costituzione di una rete interistituzionale per il raggiungimento di 10 obiettivi concreti in vista del conseguimento di un risultato comune, sotto forma di reciproca collaborazione. In particolare, il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro per i punti nn. 1, 2, il Comune di Bari per i punti nn. 3 e 4, l’Arcidiocesi di Bari-Bitonto per i punti nn. 5 e 6, la ASL di Bari per i punti nn. 7 e 8, la Facoltà Teologica Pugliese, congiuntamente al Dipartimento di Giurisprudenza, per i punti nn. 9 e 10: 1. Promuovere l’attività di un tavolo permanente per il dialogo interreligioso al fine di costruire una rete tra le confessioni religiose e le Istituzioni, quale strumento sempre più necessario per affrontare le complessità e le sfide dell’integrazione, a promozione della dignità umana. 2. Condividere con gli operatori del settore dati connessi alla gestione dei flussi migratori relativi al sistema di accoglienza, sotto il profilo dell’integrazione sociale, culturale e religiosa dei migranti. 3. Sensibilizzare la cittadinanza verso le iniziative che coinvolgono le categorie vulnerabili a partire da un’informazione accessibile dei servizi di accoglienza presenti in Città. 4. Colmare le “distanze” tra centro e aree periferiche della Città, con riguardo alle strutture pubbliche e ai servizi, dando continuità ai piani di rigenerazione dei quartieri a rischio esclusione sociale. 5. Consolidare i rapporti tra le diverse espressioni della Chiesa locale e le amministrazioni del territorio, incrementando lo scambio di informazioni tra loro, al fine di coordinare un’azione di sostegno a situazioni di fragilità sociale. 6. Sostenere, offrendo adeguati servizi, tutti coloro che scelgono Bari come meta di pellegrinaggio, ispirati dal messaggio di solidarietà, fratellanza e accoglienza del “Santo dei due mondi”. 7. Potenziare le unità territoriali di assistenza sanitaria domiciliare, già operanti sul territorio barese, per una sanità sempre più vicina ai soggetti fragili e che, a partire dal superamento delle disuguaglianze, sappia soddisfare, in modo capillare, i bisogni di cura dei pazienti cronici. 8. Organizzare, con un intervento sistematico, tutti i servizi sanitari già offerti agli stranieri che, a vario titolo, si trovano sul territorio barese, affinché ne sia sempre garantita l’accessibilità, la fruibilità e la loro immediata conoscenza. 9. Favorire percorsi formativi per l’acquisizione di conoscenze e competenze trasversali in tema di inclusione sociale, anche ispirati all’etica della responsabilità, rivolti agli studenti, ai laureati e ai professionisti: risulta, infatti, sempre più necessario che la formazione universitaria sia adeguata ai cambiamenti sociali e che sappia rispondere, in modo lungimirante, alle richieste di professionalità del mondo del lavoro. 10. Sostenere il dialogo interuniversitario, già sperimentato nell’ambito del presente progetto di ricerca, alimentando la collaborazione tra le Istituzioni accademiche coinvolte e arricchendo le professionalità che compongono il gruppo di ricerca. Per l’attuazione e per la gestione delle attività e delle iniziative di cui al “Protocollo B.A.R.I.”, ciascuna delle parti ha designato un referente cui è attribuito il compito di individuare le linee di azione comune e, altresì, di verificarne periodicamente la realizzazione. Tali referenti costituiscono anche il Comitato di indirizzo, col compito, appunto, di definire in dettaglio i programmi operativi per il raggiungimento degli obiettivi di collaborazione previsti e di monitorare lo stato di avanzamento delle attività: per il Dipartimento di Giurisprudenza UNIBA, la Prof.ssa Carmela Ventrella (Coordinatore del Comitato di indirizzo); per l’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, il Sac. Angelo Garofalo, Responsabile dell’Ufficio “Chiesa e Mondo della Cultura” dell’Arcidiocesi di Bari- Bitonto; per la ASL di Bari, Dott.ssa Elisabetta Fortunato, Dirigente Amministrativo; per il Comune di Bari, l’Avv. Ilaria Rizzo nella sua qualità di Dirigente pro tempore della Ripartizione Organi Istituzionali e Affari Generali del Comune di Bari; per la Facoltà Teologica Pugliese, il Prof. Giorgio Nicola Copertino. La rete costituita attraverso il “Protocollo B.A.R.I.” potrà includere altre Istituzioni del territorio che intenderanno, in futuro, condividerne gli obiettivi.

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