Lunedì 25 settembre 2023, nell’ambito de “I Dialoghi di Trani” si è tenuto l’incontro intitolato “La cura dell’altro. Identità di genere e diritti umani”, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. La cura dell’altro si manifesta attraverso la promozione e la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali. I percorsi identitari consentono all’essere umano di realizzare sé stesso, rivedendo il concetto di categorie e dando spazio alla pluralità delle differenze. Ne hanno parlato Carmela Ventrella (Professore Ordinario e Coordinatore dei Corsi di Laurea presso il Dipartimento di Giurisprudenza UNIBA), Alessandro Taurino (Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione UNIBA), Marisa Attollino (Magistrato presso il Tribunale di Bari), Anna Grazia De Marzo (Dirigente Scolastico – IISS G. Marconi – M. Hack), con i saluti istituzionali di Andrea Lovato (Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza UNIBA). L’incontro è stato moderato da Vincenzo Chiumarulo (Giornalista ANSA). La Prof.ssa Carmela Ventrella ha presentato l’idea della giornata di studi a partire dai percorsi esperienziali sul tema attuati anche in collaborazione con le scuole secondarie di II grado. La formazione e l’informazione in materia di identità di genere e tutela dei diritti umani sono, tra gli altri, al centro degli obiettivi dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (P.C.T.O.) promossi dal Dipartimento di Giurisprudenza, con il coordinamento di quest’ultima, in collaborazione con le scuole del territorio. “I P.C.T.O.” – ha sottolineato la Prof.ssa Ventrella – “grazie alla metodologia didattica innovativa che li caratterizza, rappresentano un’occasione preziosa per i giovani studenti in cui crescere, comprendere l’utilità del proprio curricolo, utilizzare quanto appreso, scegliere e agire responsabilmente, in un’ottica di apprendimento permanente”. Protagonisti del dibattito “La cura dell’altro. Identità di genere e diritti umani”, infatti,  sono stati proprio gli studenti di 7 scuole secondarie coinvolte nei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento innanzi menzionati intervenuti con innumerevoli domande e riflessioni rivolte ai relatori. Oggetto dell’intervento del Prof. Alessandro Taurino – docente di psicologia clinica – è stato il rimando alla necessità di fare riferimento ai giusti costrutti per leggere la complessità dell’identità sessuale, focalizzando l’attenzione sull’auspicabilità dell’assunzione di paradigmi interpretativi centrati sulla valorizzazione di una cultura delle differenze. Il costrutto di identità di genere è stato quindi riattraversato includendo nella riflessione l’analisi di quelle configurazioni identitarie che sfuggono alla classificazione binaria e dicotomica maschio-femmina. “L’esito” – ha concluso il Prof. Taurino – “è la promozione di approcci concettuali dal forte valore applicativo (in ambito psicologico, educativo, socio-culturale, etc.) in grado di proporre modelli pluralisti che possano destrutturare processi di discriminazione e violenza”. La Dott.ssa Marisa Attollino ha analizzato le questioni giuridiche sottese all’esistenza dei due unici marcatori del sesso legale riportati sia sui certificati di nascita che sui documenti ufficiali negli ordinamenti di civil law, in cui, a differenza di quelli di common law, esiste un sistema centrale per la registrazione dei dati personali, che fornisce informazione a tutti gli altri registri e sistemi. “Per il nostro ordinamento” – ha precisato la Dott.ssa Attollino –  “tutte le persone nascono o maschi o femmine e si identificheranno come Donna o Uomo, ma è sempre più sentita la necessità di tutelare i diritti fondamenti degli individui quali la salute fisica e psichica, l’identità personale nel prisma delle sue espressioni, la riservatezza e il principio di autodeterminazione”. A proposito di “carriere alias” nelle scuole per i ragazzi che hanno intrapreso un percorso di transizione è intervenuta la Dirigente Anna Grazia De Marzo condividendo l’esperienza dell’IISS G. Marconi – M. Hack di Bari, tra i primi in Italia ad averle introdotte. “All’inizio dell’anno scolastico 2022-23” – ha rivelato la Prof.ssa De Marzo – “abbiamo ricevuto un’espressa richiesta da parte della famiglia di un ragazzo minorenne di attivare la carriera alias. Questa consiste nell’attribuire all’interessato il nome proprio che la persona sente come suo, diverso da quello risultante dagli Atti dello stato civile. Naturalmente questo vale solo per i documenti interni alla scuola. Tuttavia, l’attivazione della carriera alias non è, ex se, sufficiente; risulta, infatti, necessario adattare anche la regolamentazione interna, per esempio, sull’utilizzo degli spazi comuni”. Il proficuo “dialogo” tra gli oltre 200 studenti presenti e i professionisti del settore su una tematica sentita come quella oggetto dell’incontro è stato uno stimolo alla continuità nella collaborazione scientifica e didattica tra scuola e università.