Nel corso del mese di luglio 2023, la Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Bari ha adottato le seguenti decisioni:

il totale delle decisioni di riconoscimento dello Status di rifugiato è 17;

le motivazioni alla base del riconoscimento degli Status si distinguono:

  • 9 per persecuzione inerente a motivi religiosi;
  • 2 per persecuzione inerente a motivi etnici;
  • 6 per persecuzione inerente ad altri motivi;

Il totale delle decisioni di riconoscimento dello Status di Protezione Sussidiaria a causa di esposizione a danno grave, derivante da violenza generalizzata determinata da conflitto è 4.

“Una persona può essere riconosciuta come rifugiata/o se soddisfa i criteri stabiliti dalla Convenzione relativa allo status dei rifugiati del 1951 e dal Protocollo relativo allo status dei rifugiati del 1967.

 

I principali criteri includono:

  1. Aver lasciato il paese di cittadinanza o residenza abituale a causa di un fondato timore di persecuzione basato su motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un gruppo sociale o per le sue opinioni politiche.
  2. Essere al di fuori del paese di origine e incapaci o riluttanti a tornare a causa di tale fondato timore di persecuzione.
  3. Non beneficiare di una protezione adeguata nel paese di residenza abituale, cioè il governo non può o non vuole fornire protezione contro le persecuzioni.
  4. Non costituire una minaccia per la sicurezza del paese in cui chiede asilo.”

 

” Una persona può essere riconosciuta come beneficiaria di protezione sussidiaria se non soddisfa tutti i criteri per essere considerata rifugiato secondo la Convenzione relativa allo status dei rifugiati del 1951 e il Protocollo del 1967, ma è comunque esposta a gravi minacce per la vita, la libertà, l’incolumità o è a rischio di subire gravi forme di violenza in ragione di una situazione di conflitto armato in caso di ritorno nel suo paese d’origine.”