“La Puglia anticipa l’Italia”: oggi 21 gennaio 2023, la Giunta regionale ha deliberato sul fine vita rendendo operative le condizioni di ammissibilità individuate dalla Corte costituzionale, con sentenza n. 48 del 22 novembre del 2019, che riteneva «non punibile chi agevola l’esecuzione del proposito di suicidio” a patto che siano rispettate alcune condizioni. In particolare – precisava la Corte –  un paziente può fare richiesta e ottenere il suicidio medicalmente assistito, se si verificano alcune condizioni: il paziente è “tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitali (quali, ad esempio, l’idratazione e l’alimentazione artificiale) e affetta da una patologia irreversibile, fonte di intollerabili sofferenze fisiche o psicologiche, ma che resta pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli».

Sarà il Comitato etico del Policlinico di Bari l’ente deputato a dare il parere sulle richieste che arriveranno dai malati alle condizioni stabilite dalla Corte Costituzionale.

Le aziende sanitarie sono tenute a dare ampia diffusione alla delibera regionale, nonché a fornire tutti i chiarimenti necessari a pazienti, familiari, associazioni e chiunque abbia interesse. Il Comitato Etico, individuato presso il Policlinico di Bari, dovrà esprimersi nel più breve tempo possibile al fine di evitare le sofferenze fisiche e psicologiche dei pazienti.

Persiste ancora qualche dubbio in merito all’assenza di una legge nazionale che disciplini la questione, rispetto ai ruoli, alle competenze e tempi di attesa. Ma la strada verso l’attuazione concreta del diritto all’autodeterminazione sembra essere aperta.